80 anni fa moriva Hachiko, cane simbolo di fedelta'
L’8 marzo del 1935 moriva Hachiko, il cane di razza Akita Inu diventato simbolo di fedeltà famoso in tutto il mondo. Nato a Odate (Giappone) nel novembre del 1923, Hachiko - il cui vero nome era Hachi, il numero otto, considerato benaugurante - era stato adottato a soli due mesi da Hidesaburo Ueno, professore del dipartimento agricolo dell’Università Imperiale di Tokyo. Per due anni il cagnolino ha accompagnato quotidianamente il professore alla stazione del quartiere Shibuya e giorno ne attendeva anche il ritorno dall’università. Ma il 21 maggio 1925 succede il dramma. Ueno viene stroncato da un ictus durante una lezione e muore improvvisamente.
Hachiko ha però continuato per quasi 10 anni a recarsi alla stazione di Shibuya verso le 17, orario di arrivo del treno del suo amico umano. Fermo e instancabilmente devoto, il cane non ha mai mancato un giorno. La sua storia, con il passare del tempo, ha iniziato a diffondersi in tutto il Giappone diventando il simbolo vivente della fedeltà canina. Nel 1934, quando era ancora in vita, venne realizzata una statua in bronzo in suo onore, posizionata proprio nella stazione ferroviaria che lo rese celebre. Un’altra statua gli è stata dedicata a Odate, sua città natale, e lo stesso cane è stato presente all’inaugurazione.
Il lutto nazionale e la ricorrenza
Hachiko si è spento all’età di 15 anni, colpito da filariosi. Una notizia che è finita su tutte le prime pagine dei giornali nipponici e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale. Il corpo del cane è stato poi impagliato e ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza di Tokyo, mentre alcune ossa sono state sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba dove riposa il padrone.